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"La fantasia è  generatrice di mondi"

Francesco Amerise. Artista polistrumentista, Sperimentatore e ricercatore vocale, laureato in Scienze della Comunicazione nella Societá della Globalizzazione presso la Terza Universitá di Roma. Durante il suo percorso da cantante professionista, in cui utilizza principalmente tecniche gutturali, si approccia alla ricerca di suoni primitivi nell'uso della voce. Segue il percorso di biostimolazione e biodanza marziale "l'armonia della spada" con il maestro Paolo Lupi sperimentando e apprendendo tecniche di meditazione attiva, passiva e visualizzazione. Conseguentemente studia con Dam Chhoi Lama (Maestro della filosofia Tantrayana e Mandala Art di origini Nepalese/Tibetana) tecniche di trattamento e autotrattamento con le ciotole armoniche secondo il sistema tradizionale tibetano. Attraverso gli insegnamenti della Maestra Vilma Ramos apprende l'arte del Kali filippino, percorso marziale che lo porterà a ragionare sul senso della libertà nel movimento marziale come metafora della vita, ricondotto dopo anni di studi nel pensiero di libertà nell'improvvisazione musicale. In seguito diviene allievo del maestro Mauro Tiberi a Roma, studiando tecniche di canto polifonico (canto armonico). Approfondisce costantemente le tecniche di overtone singing partecipando a seminari con artisti e insegnanti di livello mondiale come Saynkho Namtchilak. A cavallo tra il 2016/2017 elabora una tecnica musicovibrazionale a cui dà il nome di Sountelling (raccontare con il suono), prendendo spunto dall'arte dello storytelling grazie alla partecipazione di incontri con Adriano Parmigiani (storytteller e studioso della tradizione degli Indianid'America) e la grande amicizia con Anna Pegani (visionaria artista e operatrice in Storytelling per la crescita personale). Attualmente impegnato nella ricerca e nell'insegnamento di approcci riguardanti la comunicazione non razionale attraverso il suono, tiene un laboratorio di biostimolazione legata alla voce:Ascolto Empatico.La Voce E Il Corpo. Contemporaneamente è impegnato nello studio di canto gregoriano e ascolto corporeo con il maestro Paolo Loss (per quanto riguarda la voce) e ritmica mediorientale con Lorenzo Niego. Collabora con facilitatori e artisti di vari settori per espandere il concetto di comunicazione tra linguaggi diversi in contesti di connessione e improvvisazione sinergica. Prosegue così la propria ricerca personale attraverso il suono, la sperimentazione e l' applicazione di nuovi stadi della comunicazione in ambito sonoro/meditativo e di crescita personale.

AMÈRIS è il progetto sperimentale solista che si colloca in maniera dinamica approcciandosi ai più svariati ambiti, intrecciando relazioni e rapporti con pittura, scultura, scrittura, juggling, danza, teatro e ambiti esclusivamente musicali. Il filo rosso dell'evolversi sonoro restano sempre improvvisazione, progressione e unicità degli ambienti sonori.

La fantasia è una generatrice di mondi.

 

Tutto quello che ci è stato insegnato e per come ci è stato insegnato su questa creatrice è relegato nel mondo del falso,del non razionale e del non sperimentabile: qualcosa per bambini, a cui non dare ascolto.

 

Io credo che ciò che sia creabile all'interno del nostro inconscio ha da sempre il potere di cambiarci, evolverci, di farci vedere altre possibilità, altre opzioni, di mantenere il contatto con ciò che di più vero è nascosto in questo scrigno, che è il nostro essere, ora.

 

Fantasia ed intuizione quando camminano insieme, trovano la loro più pura espressione nell'arte, un campo in cui si possono sperimentare e realizzare opere reali, tangibili e sperimentabili che in qualche maniera toccano corde sconosciute ai più, generando pensieri, ragionamenti, stimolando altra arte.

 

L'espressione musicale ed il lavoro con la sperimentazione vocale è il linguaggio a cui mi sento ancorato e con il quale cerco di destrutturare tutti gli schemi, riducendo all'osso ogni struttura, eliminando il superfluo, ricercando un ritorno alle origini, semplice, che sappia comunicare su un livello non razionale e senza dogmi a una parte che teniamo volutamente nascosta o di cui non siamo ancora coscienti.

 

Un punto zero, dove domina l'Imago ancestrale, sempre in movimento, che chiede di essere ascoltata.

 

Racconto storie percepite al momento, solo tramite il suono, come decodifica di qualcosa che giunge alle mie orecchie parlando con immagini, da una dimensione piu aleatoria di quella fatta di leggi e regole che siamo abituati a conoscere.

 

Esplorando, raccontando, contattando con l'intuizione, descrivo un viaggio, che ognuno è libero di poter seguire, nel suo profondo intimo.

 

La caverna che canta, il canale vuoto che ospita il suono, il bosco che parla, il mare che cela e bisbiglia nelle conchiglie..

A caccia di suoni, a caccia di immagini, a caccia di storie, a caccia della nostra anima nuda e selvaggia.

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